domenica 29 maggio 2011

Dragon age 2: "Mmm... questo da dove lo hanno uscito?"

Si dice che nella storia ci sono corsi e ricorsi...purtroppo questo vale anche per la lucidità mentale dei programmatori Bioware

Tutti coloro che sono appassionati di fantasy e videogiochi ricorderanno il capolavoro, prodotto da Bioware e uscito nell'ormai passato 2009: “Dragon Age : Origins”. Questo si presentava con una ottima grafica, buona trama, ottima longevità ma aveva qualche problema di gameplay, come ad esempio il bilanciamento tra war, thief e caster, quest’ultimi erano troppo potenti ; ed in più aveva un comparto animazioni un po' risicato soprattutto per quanto riguarda i combattimenti ravvicinati. Oltre a ciò, secondo il mio parere, aveva una pecca , anche più grossa di quelle citate, che in parte impediva al gioco di avere una piena eccellenza: le armi e le armature. Queste erano in gran numero nel gioco ma peccavano di ripetitività. Infatti. le texture usate per armi e armature erano sempre le stesse per cui, anche se era facile sostituire di frequente il proprio equipaggiamento con uno migliore, in fin dei conti si indossava sempre la stessa cosa, se non per un misero cambio ai pigmenti dell'equipaggiamento.

Le fatiche di: Licia Troisi, "Le cronache del Mondo Emerso", vol.1

... paura, eh?!

Una studentessa in erba, giovane ma con le idee chiare sul suo futuro, purtroppo. Tant’è che, per una ragione a noi tutti ignota, decide di dedicare qualche ora al giorno alla scrittura, in modo da coronare il suo più grande sogno e il nostro peggior incubo: quello di vedere un suo libro tra gli scaffali delle librerie. Così, dopo sudate carte e osservazioni astronomiche, la nostra eroina partorisce la sua prima creatura, dal titolo promettente ma ingannevole: “Le cronache del mondo emerso – Nihal della Terra del vento”.
Ebbene sì, ladies and gentlemen, parliamo di (Kissme)Licia Troisi.
La storia nemmeno ve la racconto e, credetemi, mi duole molto, perché dopo aver letto la prima delle "nove piaghe del mondo emerso" (nb. oltre le “cronache” sono state create altre due trilogie. 3x3=9, ok?), posso dire che la trama è una delle pochissime cose che si salvano dell’intero libro. La storia è, in breve, incentrata sulla figura della giovane Nihal, una stramba creatura non proprio umana, la quale non sogna fin da bambina di fare la ballerina, né di diventare una svolazzante Winx, né tantomeno di partorire una mandria di chiassosi bebé con le orecchie a punta; no, signori miei, Nihal della Terra del vento vuole coraggiosamente diventare un  guerriero. Povera illusa, direte voi; una ragazza giovane e fragile SICURAMENTE troverà mille e più difficoltà nel suo pallido tentativo di esaudire un sogno praticamente irrealizzabile. Eh no, vi sbagliate di grosso. Non solo Nihal è abile con la spada, ma è anche coraggiosa, determinata, combattiva, forte, leale, gnocca e sfigata in maniera preoccupante. Quello che le manca è solo una scrittrice capace di muoverla come si deve, in realtà, perché Nihal è un bel personaggio, ma sviluppato male. Anche a costo di rendermi il peggior nerd che abbiate mai visto/letto, devo dire che la nostra cara KissmeLicia, in un qualsiasi GdR (Gioco di Ruolo) del web, sarebbe stata bannata per power player sì e no dopo un’ora dalla sua registrazione.

sabato 28 maggio 2011

Pirati dei Caraibi ai confini del mare il film che si potevano risparmiare...

Un quarto capitolo di cui proprio non si sentiva nessuna necessità

Pirati dei caraibi è stata per anni solo un'attrazione dei parchi tematici disney, poi nel 2003 esce "La maledizione della prima luna", un film ambizioso ma strutturato in un solo episodio che diviene sull'onda del successo una trilogia.
Una trilogia che nonostante lo scopo prettamente commerciale riesce a regalarci un ottimo episodio di mezzo ed un gran bel finale.
Questo ultimo film soffre del difetto opposto a quello che grandiosamente aveva chiuso la trilogia, lì succedono nell'arco di un film un  numero incredibile di eventi, tanti da lasciare lo spettatore leggermente confuso, qui ci troviamo di fronte a due ore in cui non succede nulla, con personaggi alla ricerca di qualcosa che interessa solo a loro.

domenica 8 maggio 2011

Thor, seriously? La recensione

Ennesimo film del genere supereroistico senza infamia nè lode...

Tanto tanto tempo fa esisteva gente creativa che partoriva qualche idea originale su cui le major cinematografiche costruivano un gran film e di solito ci facevano un paio di seguiti inguardabili...
Oramai non è più così, le buone idee sembrano essere poche, così ecco gli studios disperati buttarsi su qualsiasi cosa capiti a tiro (stai attenta Licia Troisi potresti essere la prossima...). Ed eccoci qui a parlare di un nuovo film con protagonista un supereroe marvel, sì ancora non li hanno finiti purtroppo; questa volta tocca ad un supereroe malamente ricliclato dalla mitologia nordiaca...
Quelli di hollywood avranno pensato, quando hanno visto l'albo da cui è tratto: "wow un eroe tutto muscoli che ha il cervello solo per tenere su la chioma bionda" (è nordico non potevano pensare ad uno con la chioma nera), insomma proprio quello che mancava.
Eccoli allora pronti a propinarci il solito trito e ritrito topos del romanzo di formazione, un eroe impulsivo dopo una serie di disavventure durate circa un paio di giorni acquisisce quel buon senso che per qualche oscura e inesplicabile ragione non gli è entrato in testa nei precedenti, penso molti (visto che dovrebbe essere un Dio e ne parlavano i vichinghi), anni della sua vita...

mercoledì 27 aprile 2011

Capitolo I (no, non è Star Wars)

Una nuova minaccia incombe... 

Avete presente gli orchi o i Galli o tutt'e due? Se la risposta è no, che ci fate su questo blog? Comunque sì se lo avevate pensato abbiamo un paio di teste di autori ai lati della porta delle nostre case...
Già, perché il nostro intento non sarà (solo) quello di minacciare gli autori della roba sulla quale di giorno in giorno diremo la nostra, o almeno cercheremo di non fare solo questo... pensiamo che innanzitutto la cosa più importante sia dire la propria, perché la testa non serve solo per indossare cappelli o per separare le orecchie. Quindi, diciamo subito che ciò che verrà scritto qui non è opera di critici letterari/cinematografici esperti del settore. Sono solo opinioni, e come tali vanno prese.
Buona critica! (autori tremate)