domenica 8 maggio 2011

Thor, seriously? La recensione

Ennesimo film del genere supereroistico senza infamia nè lode...

Tanto tanto tempo fa esisteva gente creativa che partoriva qualche idea originale su cui le major cinematografiche costruivano un gran film e di solito ci facevano un paio di seguiti inguardabili...
Oramai non è più così, le buone idee sembrano essere poche, così ecco gli studios disperati buttarsi su qualsiasi cosa capiti a tiro (stai attenta Licia Troisi potresti essere la prossima...). Ed eccoci qui a parlare di un nuovo film con protagonista un supereroe marvel, sì ancora non li hanno finiti purtroppo; questa volta tocca ad un supereroe malamente ricliclato dalla mitologia nordiaca...
Quelli di hollywood avranno pensato, quando hanno visto l'albo da cui è tratto: "wow un eroe tutto muscoli che ha il cervello solo per tenere su la chioma bionda" (è nordico non potevano pensare ad uno con la chioma nera), insomma proprio quello che mancava.
Eccoli allora pronti a propinarci il solito trito e ritrito topos del romanzo di formazione, un eroe impulsivo dopo una serie di disavventure durate circa un paio di giorni acquisisce quel buon senso che per qualche oscura e inesplicabile ragione non gli è entrato in testa nei precedenti, penso molti (visto che dovrebbe essere un Dio e ne parlavano i vichinghi), anni della sua vita...

Veniamo alla trama in cui l'eroe, che ancora non capisco come faccia a passare dalle porte (miracoli della computer grafica credo), non è motore di un bel niente, visto che praticamente è caratterizzato come un bambinone beone... Tutto gira intorno a Loki, fratello di Thor, personaggio dalla mente così contorta da ordire un triplo tradimento, trascurando allegramente i dettagli del suo piano... Boh, genialità della caratterizzazione...
Parlando di caratterizzazione, gli aiutanti, stendiamo un velo pietoso, hanno lo scopo fondamentale nell'economia della narrazione di evidenziare che i nemici che Thor affronta sono troppo forti e che quindi, quando lui puntualmente se ne sbarazza con un paio di super mosse in computer grafica, è ancora più forte di loro...
Veniamo all'attore protagonista, per questo devo aprire una piccola digressione. Sono andato a vedere il film ieri con alcuni miei amici ed amiche, vi descrivo quindi i pensieri che passavano nelle nostre teste durante le peregrinazioni del nostro eroe: le ragazze pensavano che bei pettorali fanno provincia, io pensavo, memore dei suoi precedenti passaggi cinematografici di Chris Hemsworth, "ma quanto hanno inquinato i tir che hanno trasportato gli steroidi che ha ingerito?"
A questa come ad altre domande interessanti il film non ha ovviamente risposto...
Altra domanda interessante, la costumista è sotto indagine per crimini contro l'umanità? Perché l'armatura di Thor era poco meno che un assassinio del buon gusto...
Ancora una domanda su Asgard, pianeta con civiltà super avanzata e futuribile. Perché la gente si muove allegramente a cavallo? Davvero in "un'epica " sequenza si muovono a cavallo... Teletrasportarsi? Volare? Un mezzo decente? Saltellare su un piede? Secondo gli autori non erano delle alternative plausibili.


Veniamo ai punti positivi, Asgard è disegnata in maniera fantastica, rende benissimo l'incrocio fra città mitologica e futuribile che gli autori volevano ottenere, ed in 3d rende benissimo.
La trama scontata e banale non porta nessuna novità al genere ma non commette infamie che gridano vendetta. La mia recensione è stata particolarmente severa perchè io odio i romanzi di formazione (maledettissimo Herman Hesse, me la pagherai). Buona la parte riguardante le dinamiche e gli intrighi di corte... per il resto la storia dell'AMMORE che cambia l'eroe e lo fa maturare è trita e ritrita e sembra scopiazzata da Smallville (il che è tutto dire).
Andando all'interpretazione l'attore protagonista se la cava meglio delle mie aspettative, riesce infatti a non tenere per il dieci per cento del tempo l'espressione "sono troppo figo e lo so davvero". Un grande sforzo per lui.
Buona la prova di Anthony Hopkins anche se il ruolo era quello che era, probabilmente lo ha reso al meglio.
Bene tutto sommato Tom Hiddleston nei panni di Loki che visto il colore della pelle sembra scappato da Twilight.
Buona l'interpretazione di Natalie Portman in un ruolo che in effetti non presentava difficoltà insormontabili.
Sufficente il resto del cast, visto anche il loro ruolo di allegro e gioviale contorno.
Il 3d è buono secondo me...almeno gran parte del film era in 3d, ovviamente non siamo ai livelli di Avatar ma è una cosa a cui credo ci dovremo abituare. Ha il merito di aver permesso alla parte femminile del gruppo di godersi i muscoli di Chris Hemsworth in tutto il loro splendore tridimensionale, e di snocciolare una lingua lunga due metri che ha disturbato la visione degli altri presenti in sala.


Tirando le somme un buon film per il suo genere, da accostare probabilmente al primo Iron Man, di cui ad un certo punto si cita anche il protagonista, Tony Stark.

Voto 6  in 2d.

Mezzo punto in più per il 3d.
 

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